• English
  • Deutsch
  • Home page
  • invia ad un amico
  • Login
  • Normale
  • Solo testo
  • Testo con contrasto
Homerus Associazione Onlus
Via Provinciale 84, 25079 Vobarno (Brescia) Lago di Garda - Italy
Tel +39 0365 599800 - Fax +39 0365 599129 - info@homerus.it
P.I. 01944140985

Vela: TERRASANTA : Terrasanta - Sintesi :

 

Homerus Project - Terrasanta

Sintesi

I ciechi possono navigare a vela?

Si! I ciechi possono navigare a vela e in maniera autonoma!

Questo è la sfida lanciata nel 1995 dal suo ideatore Alessandro Gaoso,vincitore di due campionati mondiali, (Miniton GGG 1990-92) e di altri 6 campionati italiani (1989 - 91 - 92 - 93 - 94 - 95).

Il 13 dicembre 1996, giorno di S.Lucia, si è costituita l’Associazione no profit “Homerus” con l’ obiettivo d’insegnare ai ciechi a veleggiare in autonomia.

Nell’Aprile 2002 Homerus è diventato Ente giuridico.

Il progetto “Homerus” ovvero “La vela autonoma per non vedenti” si presenta come:

-un progetto fantastico, perché colpisce la nostra immaginazione;

-un progetto che, a prima vista sembra folle, perché non se ne conoscono i confini;

-un progetto che commuove, perché se ne intuisce subito lo spirito umanitario.

La prima scuola del progetto Homerus è sorta in Italia sul Lago di Garda.

Il successo dell’iniziativa è stato immediato e lusinghiero: alla fine del 2002 i ragazzi ciechi istruiti erano già 124 provenienti da tutta Italia ed uno dalla Germania.

L’ambizione del progetto è di coinvolgere ancor più velisti ciechi stranieri ed attivare basi nautiche e scuole nei loro paesi.

In Italia sono state create anche 10 basi nautiche.

Per ora usano il metodo Homerus l’Inghilterra, l’Australia, la Francia ed il Giappone e si sta via via affermando in tutto il mondo.

La disponibilità di volontari che si prestano ogni fine settimana, è fondamentale e le richieste di partecipazione sono in continuo aumento.

Nel 2002 è uscito un libro che esaurisce tutti gli argomenti riguardanti Homerus.

Mentre il programma velico si sviluppava, abbiamo notato che i nostri allievi si trasformavano nel carattere e da persone insicure e dipendenti diventavano sempre più intraprendenti, autonomi, avventurosi, creativi e propositivi.

Abbiamo capito che la vela che praticavamo era solo un mezzo per ottenere risultati molto più importanti.

Il nostro programma si è allora ampliato alle scuole con il tema “Educazione al coraggio”; i nostri ciechi, in autonomia, portano i paraplegici ed i down in barca a vela; facciamo conferenze e manifestazioni e partecipiamo a congressi ovunque siamo invitati.

Inoltre è iniziata da anni una collaborazione con Exodus, una comunità molto conosciuta in Italia per il ricupero dei tossicodipendenti.

Il convivere in barca a vela offre possibilità terapeutiche all’educatore.

Ecco allora che il programma di Homerus si amplia ad Exodus ed anche la barca a vela diventa un mezzo di educazione e di salvezza.

Nasce il programma Le Repubbliche Marinare

La bandiera della Marina Italiana mostra un messaggio di pace.

Al centro campeggiano i simboli delle 4 Repubbliche Marinare che, dopo 500 anni di lotte hanno cessato ogni ostilità e si sono unite in un interesse superiore, mostrando al centro della bandiera nazionale, uno stemma che li accomuna.

È il più bell’esempio storico di Pace, di fratellanza, di condivisione e di unione.

È l’esempio che abbiamo portato nel 2002 nel periplo d’Italia in barca a vela toccando i porti delle 4 Repubbliche Marinare per dimostrare che non esiste la guerra eterna.

In questa barca erano imbarcate due categorie di giovani:

i ragazzi a rischio che lottano per liberarsi dalla dipendenza della droga minati soprattutto nella volontà e

i ragazzi non vedenti di Homerus a cui questa volontà non difetta certo.

Ed ecco che queste due realtà, che da sole non potrebbero raggiungere lo scopo, vivendo assieme e collaborando i primi prestando gli occhi, i secondi manifestando la forte volontà di vivere e di realizzare riescono assieme a vincere la sfida.

Ma c’è un limite per gli uomini di buona volontà?

Forti dell’insegnamento storico abbiamo voluto realizzare un viaggio in Terra Santa con lo scopo di promuovere la comprensione inter-religiosa e culturale, la cooperazione internazionale, convinti, come siamo, che questa sia la strada che il mondo deve percorrere per la Pace e una migliore qualità di vita.

La guerra eterna non esiste.

Prima o poi ogni popolo si rappacifica con il suo nemico.

Non conosciamo i tempi ed i modi, ma sappiamo che ciò avverrà perché inevitabile e storicamente provato.

Perché quindi non essere noi gli artefici di questo evento?

E la storia italiana ci ammonisce anche e ci ricorda che le Repubbliche Marinare troppo coinvolte nelle loro lotte per il dominio del Mediterraneo, non hanno partecipato alla corsa per la conquista delle Americhe.

Eppure erano i più grandi navigatori dell’epoca ed i loro migliori capitani sono andati a servire altri Paesi.

L’egoismo rende ciechi e non ci permette di vedere lontano…oltre le colonne d’Ercole.

Ci rivolgiamo ora a chi può decidere le sorti di quella Terra che noi continuiamo a definire Terra Santa.

Mentre ci si combatte per un pezzo di terra o di mare si perdono di vista i grandi temi della vita, dell’uomo e di Dio. A che serve essere figlio di Abramo se non abbiamo la fede di Abramo?

È necessario fare uscire da noi l’egoismo per lasciare posto a Dio.

Nessun altro popolo al mondo ha il privilegio di esser nato nella culla della religioni: nella Terra Santa.

Voi e soli Voi avete tale privilegio e quindi solo Voi avete la prerogativa di proporvi al mondo come propositori di una collaborazione tra le religioni che hanno molti punti basilari comuni: sono monoteiste, hanno gli stessi profeti, hanno come capostipite Abramo, rispettano l’uomo, la vita, la virtù, l’onestà, la pace, la preghiera, il digiuno.

Se seguirete questa strada vedrete quanto grande sarà questo messaggio mondiale, quanto grande sarà la reazione delle nazioni del mondo e Vi accorgerete d’aver iniziato un processo enorme, di grande attualità, un processo che farà tremare le attuali alleanze.

Noi vi portiamo questo messaggio.

È una preghiera.

È un suggerimento.

È un seme.

È un seme che andiamo a spargere ovunque noi ci troviamo: in aria, in terra ed in mare.

Il raccogliere i semi per produrre qualche cosa di grande, di unico, di universale, non è compito nostro, ma di Qualcuno che sta sopra di noi, che però ha bisogno di essere richiesto ed implorato e Lui, capace solo di gesti di amore, accoglierà la nostra preghiera.

Dieci/dodici ragazzi salperanno da Roma (Riva di Traiano) il 08 Ottobre con un Baltic 51 (16 metri a vela) e toccheremo i porti di Reggio Calabria – Corinto – Atene – Rodi – Nicosia e Tel Aviv dove intendiamo arrivare il 30 Ottobre.

Ci tratterremo in Israele per circa un mese e poi ripartiremo via Alessandria d’Egitto – Creta – Malta – Palermo – e Roma (Riva di Traiano) dove intendiamo arrivare per Natale.

Nel mese circa di permanenza in Israele terremo conferenze e convegni, i nostri ciechi in autonomia attraverseranno il lago di Tiberiade e faranno regate di match-race ad Ashdod, Tel Aviv ed Haifa.

Per ora questo nostro sforzo è condiviso e siamo aiutati da:  i Rotary Clubs italiani e israeliani - I cavalieri della Croce di Malta – gli Inner Wheel Club – i francescani della Terra Santa –il Vescovo di Chiusi – Nevè Shalom School for Peace - le Unioni Ciechi della Terra Santa – Etgarim Sailing Club – Blind Center Bethlehem Bejala – Bethlehem University – Ambasciate e Consolati – la Fondazione Exodus – il CONI – la FIV - La Presidenza del Consiglio dei Ministri - la Presidenza della Repubblica  ed infine il Santo Padre -

Ma siamo certi che sono molti di più gli amici, ma purtroppo non abbiamo la forza organizzativa di raggiungerli tutti.

 

Alessandro Gaoso

Tebaide Web Agency